I pirati di Silicon Valley è la cronaca romanzata di come i giovanissimi Jobs e Gates, nella metà degli anni settanta, arriveranno a realizzare il sogno del pc in una corsa che culminerà nel 1984 con l'introduzione del popolare Apple Macintosh e del seguente trionfo dei sistemi operativi della Microsoft sulla Apple. Il film di un'ora e mezza circa, tratto dal libro Fire in the Valley di Paul Freiberger e Michael Swaine, scritto e diretto da Martyn Burke, è interpretato da Noah Wyle (il dottor John Carter della popolare serie tv E.R.), nel ruolo di Jobs, cui davvero somiglia, e Anthony Micheal Hall, ex Brat Pack (The Breakfast Club), in quello di Gates. Il film viene narrato con una struttura flashback alternativamente da Steve Wozniak (Joey Slotnick), co-fondatore della Apple con Jobs, il vero genio dell'elettronica (Jobs è il genio del "packaging"), e Steve Ballmer (John Di Maggio), presidente della Microsoft: ha un andamento rapido, concitato, sempre velato di ironia.
Il film cerca di entrare nelle teste di Jobs e Gates, giovani con la convinzione di poter trasformare la società. Le inevitabili libertà drammatiche non sovvertono la verità. I pirati di Silicon Valley mostra infatti una serie di errori da miliardi di dollari compiuti da vari businessmen.
Titolo originale: Pirates of Silicon Valley
Paese: Stati Uniti
Anno: 1999
Durata: 95'
Genere:Biografico
Regia: Martyn Burke
Sceneggiatura: Paul Freiberger, Michael Swaine, Martyn Burke
Produttore:Leanne Moore
CODICE
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